martedì 18 marzo 2014

Boot Camp non supporta più Windows 7 (su Mac Pro) | The Apple Lounge

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Boot Camp non supporta più Windows 7 (su Mac Pro)

 
Lorenzo Paletti 
18 marzo 2014
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0117 windows8 1 Boot Camp non supporta più Windows 7 (su Mac Pro)
Windows 7 è morto. Lunga vita a Windows 8. Almeno questo è quello che pensa Apple, che ha smesso di supportare Windows 7 in Boot Camp. Se siete professionisti che utilizzano Windows 7 per lavorare, potreste dover rivedere l’acquisto del nuovo Mac Pro.
Gli utenti che hanno provato ad installare Windows 7 con Boot Camp su Mac Pro hanno scoperto che l’assistente di Apple per il doppio-boot ha smesso di supportare Windows 7. Apple ha in seguito confermato il cambiamento nella policy con un nuovo documento sul sito di supporto di Boot Camp.
I professionisti che sono costretti ad usare Windows (e non amano Windows 8) non saranno certo contenti di questa novità. A causa di questa limitazione, infatti, saranno costretti a migrare su Windows 8, darsi ad un software per la virtualizzazione di Windows 7 (con conseguenti rallentamenti dovuti ad una simile soluzione) o scegliere un altro Mac.
Windows 8 ha sofferto lo stesso destino di Windows Vista. Molte azienda hanno sonofelicemente rimaste ancorate a Windows 7, mentre l’ultima incarnazione del sistema operativo di Redmond ha ricevuto non poche critiche per la sua interfaccia chiaramente orientata a piattaforme dotate di touch screen.
Il nuovo Mac Pro è il primo Mac a perdere il supporto per il vecchio sistema operativo di Microsoft, ma è possibile che il resto della gamma segua a breve questa strada. Magari con un prossimo aggiornamento di OS X. Apple ha smesso di supportare Windows XP e Vista a cominciare dalla seconda generazione di MacBook Air, solo due anni dopo il lancio di Windows 7.
Mac Pro, rilasciato alla fine del 2013, è orientato verso un pubblico di professionisti che potrebbe essere costretto ad utilizzare software esclusivo della piattaforma di Microsoft.

giovedì 6 marzo 2014

Windows XP al capolinea. E adesso?

Windows XP al capolinea. E adesso?:



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Windows XP al capolinea. E adesso?

 
L'8 aprile 2014 terminerà il supporto del tanto amato sistema operativo Windows XP
Dopo poco più di dieci anni di onorata carriera, il sistema operativo che ha accompagnato l'epoca dell'informatizzazione di massa non sarà più contemplato nei periodici controlli e aggiornamenti proposti dalla casa di Redmond.
E quindi?
Se in passato con Win 95, Win 98  - vi ricordate Windows ME? - e Win 2000 siamo riusciti a sopravvivere anche ben oltre i tempi previsti da Microsoft, in questo caso aziende e privati devono prendere un'importante decisione in merito ai propri computer: quale nuovo sistema operativo adottare?
La rivoluzione di Internet, che ha portato tutti a essere costantemente connessi (always-on), impone l’impiego di un sistema operativo aggiornato, protetto e pronto a respingere attacchi, virus, malware e hacker (che non vedono l'ora di sfruttare i punti deboli dei computer equipaggiati con il vecchio XP).
 
In vista del fatidico 8 aprile si aprono numerosi scenari
 
Opzioni
  1. Continuare imperterriti a usare Windows XP finchè il computer non muore.
  2. Passare direttamente al nuovo Windows 8, completamente differente da XP ma perfettamente integrato con i moderni dispositivi touch e con numerose applicazioni dedicate.
  3. Prevedere un inter-regno di Windows 7, che offre un'interfaccia più simile a XP.
  4. Passare a un sistema operativo alternativo come Mac OS X o a una delle nuove distribuzioni Linux.

Mi sono confrontato con Claudio Panerai per delineare insieme i pro e i contro che ciascuno scenario porta con sé.
Vediamoli uno per uno.
  1. Continuare a usare Windows XP
E’ la scelta più conservativa: continuare a usare Outlook Express per la posta elettronica e tutto quello a cui siamo abituati. Ma è una scelta molto rischiosa sul fronte della sicurezza informatica.
Microsoft ha assicurato che continuerà a rilasciare per un altro anno le firme per i propri prodotti antivirus e anti-malware, ma ha anche dichiarato"L’utilizzo di un antivirus aggiornato su un sistema operativo non supportato non rappresenta una soluzione sicura".
Non solo non rilascerà più patch di sicurezza, ma quando un sistema operativo non è supportato dal costruttore, anche i produttori di dispositivi (scanner, stampanti, lettori codici a barre, periferiche USB...) non sviluppano più i driver.
Inoltre è improbabile che i produttori di applicativi di larga diffusione rilascino versioni aggiornate del proprio software per Windows XP: ci si potrebbe trovare in situazioni in cui non è possibile fare il proprio lavoro.

Nè io nè Claudio sceglieremmo questa soluzione.
Discorso a parte per chi sta utilizzando Windows XP embedded: il supporto è assicurato fino al 2016.
In ogni caso è bene muoversi per tempo per la migrazione (questo vale anche per gli sportelli bancari automatici e i sistemi che controllano la produzione).
  1. Passare a Windows 8
Dopo oltre dieci anni di XP, passare a Windows 8 può essere traumatico.
L'introduzione in azienda di sistemi operativi a prima vista completamente differenti da XP potrebbe comportare un'iniziale calo di operatività e forse la necessità di un periodo di formazione.
Però è l’ultimo arrivato di casa Microsoft, tutti lo supportano ed è perfettamente integrato con tutte le tecnologie più moderne, oltre ad avere lo stesso look & feel dei cellulari e dei tablet Microsoft (nell’ultimo trimestre del 2013 in Italia si sono venduti più Windows Phone che iPhone).
Benché ormai Windows 8 sia una realtà, l'utilizzo di applicativi speciali come il gestionale o il software di interfacciamento con strumenti di laboratorio e banche dati potrebbe non essere disponibile per determinati aggiornamenti di sistema operativo o potrebbe richiedere l'acquisto di nuove licenze.
Inoltre, se ormai tutti i vendor offrono soluzioni per Windows 8, non è assolutamente scontato che le stesse siano disponibili per Windows 8.1.
 
Io e Claudio faremmo questa scelta: Windows 8 è stabile e veloce.
Superato il trauma da schermata iniziale e imparati due trucchi da tastiera, si lavora bene.
  1. Inter-regno di Windows 7
Potrebbe essere la scelta di tanti, come confermano più fonti.
Si lascia XP perché si capisce che è arrivato alla fine. Però il salto a Windows 8 potrebbe essere troppo drastico.
Forse meglio puntare su uno stabile e diffusissimo Windows 7, che ha un’interfaccia più simile a XP.
Inoltre Windows 7 offre un grado di compatibilità con XP migliore di Windows 8, non solo a livello di sistema operativo, ma anche per quella funzionalità poco nota che prende il nome di “XP mode”.
In sintesi, chi acquista Windows 7 riceve gratuitamente una licenza di Windows XP da far girare su macchina virtuale.
Quindi mentre ci si abitua pian piano a Windows 7, è possibile continuare a utilizzare tutti i propri strumenti e le proprie applicazioni all’interno di Windows XP.
Prima ho parlato di “inter-regno”, ma nei piani di Microsoft il supporto per Windows 7 è previsto almeno fino al 14 gennaio 2020.
 
Personalmente non ci sentiamo di condannare chi farà questa scelta, ma non è quella che faremmo noi a meno che non fossimo costretto per motivi applicativi.
  1. Passare a un sistema operativo alternativo: Linux o Mac OS X
Il capolinea è sempre una grande opportunità per cambiare direzione.
La fine di Windows XP può quindi rappresentare la possibilità di affrontare nuovi mondi: Linux o Mac OS X.
Scegliendo l’ambiente Linux, si va incontro a sistemi software spesso gratuiti e con richieste hardware minime.
Per contro non é detto che gli ambienti open source offrano esattamente i software e le applicazioni che stiamo cercando.
Se si tratta di lavoro di ufficio allora anche su questa piattaforma troviamo sistemi di Office Automation, gestione di file PDF e grafica. Ma non è detto che il nostro gestionale possa girare.
Non si pensi inoltre che Linux sia sinonimo di “tutto gratis”: i consulenti Linux e le software house che lavorano su Linux non si nutrono solo di gloria ;)
Un'altra opportunità è passare a Mac OS X: bello, ergonomico, colorato.
Ma anche in questo caso occorre accertarsi che tutto il software che serve esista su questa piattaforma, senza trascurare lo scotto che gli utenti devono pagare per passare da Windows a Mac.

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