mercoledì 9 dicembre 2015

Cinque semplici trucchi per velocizzare Mac con OS X 10.11 El Capitan - macitynet.it

Cinque semplici trucchi per velocizzare Mac con OS X 10.11 El Capitan - macitynet.it: Si tratta di consigli facilmente attuabili, senza conoscenze informatiche e senza contro indicazioni.

Il passaggio da una versione di sistema all’altra potrebbe, purtroppo, riservare esperienze negative, come una minore velocità generale. Inoltre, anche il passare del tempo potrebbe rendere più lento il proprio Mac, segnando in generale un calo delle prestazioni. E così, dal momento che OS X El Capitan rappresenta certamente un importante aggiornamento rispetto a Yosemite, la redazione di Macitynet elenca una serie di piccole azioni, assolutamente non invasive e certamente alla portata di tutti, che potrebbero velocizzare il Mac e migliorare le prestazioni con OS X 10.11 El Capitan.

Disabilitare FireVault

FileVault è una funzione di protezione che El Capitan abilita di default. Se da un lato la crittografia del disco rigido offre una maggiore sicurezza, dall’altro potrebbe anche essere uno dei motivi per cui El Capitan subisce un calo di prestazioni. Per disattivare FileVault, e comprendere se ciò basta risolvere il problema, è sufficiente andare su Preferenze di Sistema -> Sicurezza e Privacy -> FireVault e disabilitarlo. Fatto ciò è bene riavviare il Mac.



Elementi di login

Una delle modifiche, senza dubbio, più efficaci per velocizzare l’avvio del Mac è quello di ridurre i processi che vengono avviati in automatico all’accensione della macchina. Per fare raggiungere lo scopo è sufficiente aprire Preferenze di Sistema, aprire il tab Utenti e Gruppi e cliccare su Elementi di Login. All’interno di questo menù saranno visualizzate tutte le applicazioni aperte automaticamente all’avvio, potendo scegliere di deselezionarle mediante un semplice click: dopo aver selezionato l’elemento da eliminare occorrerà cliccare sul pulsante “-” (meno) visibile in basso.



Occhio alla dock

La dock delle applicazioni potrebbe fornire la spiegazione del calo di prestazioni improvviso: troppe applicazioni aperte in contemporanea. Appena in basso all’icona delle varie applicazioni sarà presente un piccolo pallino, che segnalerà appunto la presenza della relativa app aperta. Tanti più pallini saranno presenti in dock, tante più saranno le applicazioni aperte. Quelle inutilizzate converrà chiuderle: per farlo è sufficiente cliccare, e mantenere la pressione, sulle varie icone, quindi scegliere il tasto Esci.



Ridurre trasparenza

Come in OS X Yosemite, che avvicinava già l’interfaccia grafica del Mac a quella di iOS, anche El Capitan presenta numerosi effetti di trasparenza nelle varie finestre di sistema. Molto belli esteticamente, questi effetti potrebbero però causare rallentamenti e lag, anche minimi, richiedendo maggiori risorse di sistema. Per ovviare al problema, allora, è necessario eliminare questi effetti. Per farlo occorre aprire Preferenze di Sistema–>Accessibilità e, successivamente, cliccare sul riquadro Riduci la trasparenza.



Eliminare app inutili

Molto spesso la voglia di provare nuove applicazioni prende il sopravvento; nuove app sono spesso in sconto, se non del tutto gratuite, e si potrebbe cedere alla tentazione di installarle, anche senza una reale utilità. A lungo andare l’HDD potrebbe appesantirsi di file inutili; sarà meglio, allora, disinstallare immediatamente le app che non servono. Per farlo è possibile aprire il launcher e mantenere la pressione del click su una finestra; a questo punto una “x” si materializzerà sulle app installate da Mac App Store e sarà sufficiente cliccarvi sopra per eliminare l’applicazione.



A volte, però, non è possibile disinstallare le applicazioni in questo modo, perché installate da fonti diverse dal Mac App Store. Ed allora, per rimuovere completamente questi applicativi e non lasciare residui spazzatura sul Mac, sarà consigliabile utilizzare applicazioni terze parti, come Macbooster 3."




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mercoledì 11 novembre 2015

Nuova vulnerabilità di Linux: tutte le release di Ubuntu sono coinvolte | TUXJournal.net

Nuova vulnerabilità di Linux: tutte le release di Ubuntu sono coinvolte

Canonical ha prontamente rilasciato una patch di sicurezza per tutte le distro ancora supportate ufficialmente. Ecco quali sono le minacce e come proteggersi.
Una nuova falla di sicurezza (che risiede nel kernel Linux) è stata scovata e ad essere coinvolte sono tutte le release di Ubuntu, ufficiali e non, attualmente supportate: a partire da Ubuntu 12.04 LTS fino ad arrivare all’ultima arrivata 15.10. A causa di una non corretta verifica delle eccezioni, un malintenzionato potrebbe utilizzare KVM (Kernel-based Virtual Machine) per sferrare un attacco Denial of Service (DoS)anche da remoto. A quanto pare, la problematica colpisce i kernel Linux 4.2, 3.19, 3.13 e 3.2 che sono rispettivamente presenti inUbuntu 15.10, Ubuntu 15.04, Ubuntu 14.04 LTS e Ubuntu 12.04 LTS.
Canonical ha prontamente rilasciato le patch di sicurezza ma, com’è logico che sia, è necessario aggiornare il sistema: in caso contrario, resteremo vulnerabili. Dunque, se utilizziamo una di queste distro (Ubuntu 14.10 è fuori dai giochi semplicemente perché non è più supportata da Canonical) spostiamoci nella Dash e ricerchiamo Aggiornamenti Software. Attendiamo che la ricerca di nuovi pacchetti venga portata a termine e confermiamo con Aggiorna. Al termine, sarà necessario riavviare il computer, proprio come accade ogniqualvolta che il kernel viene aggiornato.
A riavvio completato, lanciamo il comando:
uname -a
per verificare che i nuovi pacchetti del kernel siano stati effettivamente installati: per Ubuntu 15.10 linux-image-4.2.0-18 (4.2.0-18.22), per Ubuntu 15.04 linux-image-3.19.0-33 (3.19.0-33.38), per Ubuntu 14.04 LTSlinux-image-3.13.0-68 (3.13.0-68.111) e per Ubuntu 12.04 LTS linux-image-3.2.0-94 (3.2.0-94.134).
Ecco il nuovo wallpaper di Ubuntu 15.10: non è molto diverso da quello apparso nelle precedenti release.

FonteSoftpedia
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100 Trucchi per Windows: Avviare il PC in Modalità Provvisoria - Zeus News

100 Trucchi per Windows: Avviare il PC in Modalità Provvisoria - Zeus News: "36. Accedere alla Modalità Provvisoria



Per molto tempo, all'apparire di un problema in Windows si è stati soliti ricorrere alla Modalità Provvisoria, che si invocava premendo più volte il tasto F8 durante la procedura di avvio."


A partire daWindows 8, tutto ciò è cambiato. Il nuovo boot rapido e il sistema di rilevamento e riparazione automatica dei problemi hanno reso obsoleta - per lo meno nelle intenzioni di Microsoft - laModalità Provvisoria, che quindi è stata nascosta.

Tuttavia, spesso è ancora necessaria, magari perché i sistemi automatici falliscono e un sistema minimo ma funzionante è tutto ciò che si richiede per poter tentare di capire che cosa non vada.
In Windows 8 eWindows 10esistono vari sistemi che permettono di visualizzare il menu di boot avanzato, dal quale è possibile ottenere accesso allaModalità Provvisoria.
Il primo modo, utilizzabile se si riesce per lo meno ad arrivare alla schermata di login, è tenere premuto il tasto Shift mentre si seleziona con il mouse l'opzione Riavvia.
Un'alternativa, ammesso che si abbia un sistema Windows funzionante, è aprire il menuImpostazioni -> Aggiornamento e Sicurezza -> Ripristinoe scegliere Opzioni di avvio avanzata.
risoluzione
In entrambi i casi, il sistema verrà riavviato con tre opzioni su una schermata azzurra: Continua,Risoluzione dei problemi,Spegni il Pc. Scegliere la seconda e cliccareOpzioni avanzate -> Impostazioni di avvio, quindi riavviare.
Dopo il riavvio si avrà accesso a un menu che elencherà anche laModalità Provvisoria.
Qualora fosse necessario abilitare il riavvio inModalità Provvisoriain via permanente, magari perché si prevedono più riavvii successivi per venire a capo del problema, si può procedere tramite l'utilità di configurazione del sistema.
avanzate
(Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
Anche in questo caso è necessario avere un sistema Windows funzionante. Aprire la finestraEseguipremendoWin + R, digitaremsconfige premereInvio.
Nella parte bassa della schedaAvvioselezionareModalità Provvisoria.
Si può anche abilitare il menu testuale al boot, aprendo un prompt di amministratore e inserendo il comandobcdedit /set {bootmgr} displaybootmenu yes.
Modalità provvisoria Windows 8 10
In questo modo il menu è abilitato permanentemente; per disabilitarlo il comando da inserire èbcdedit /set {bootmgr} displaybootmenu no.
Infine, ricordiamo che se il PC in fase di boot non arriva alla schermata di login, Windows se ne accorge e presenta automaticamente il menu di ripristino.
f
In qualche caso, tenere premuto il tastoShifte continuare a premereF8durante il boot ottiene lo stesso effetto.


Leggi l'articolo originale su ZEUS News -http://www.zeusnews.it/n.php?c=23460

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lunedì 2 novembre 2015

Come ottimizzare Mail e velocizzare l'applicazione Mac con uno script - macitynet.it



L’applicazione Mail vi sembra diventata troppo lenta? Forse è il caso di ottimizzarla. SI può fare con un comando del Terminale o con un semplice script.



Il client di posta elettronica integrato di serie in OS X offre varie funzionalità ma con il passare del tempo, soprattutto se gestite più account ognuno dei quali con migliaia di messaggi e allegati, potrebbe diventare più lento. In Mail è presente la semplice funzione di ricostruzione richiamabile dal menu “Casella”, ma ottimizzazioni avanzate possono essere richiamate dal Terminale.

(* Speed up Mail.app by vacuuming the Envelope Index Code from: http://www.hawkwings.net/2007/03/03/scripts-to-automate-the-mailapp-envelope-speed-trick/ Originally by "pmbuko" with modifications by Romulo Updated by Brett Terpstra 2012 Updated by Mathias Törnblom 2015 to support V3 in El Capitan and still keep backwards compability *)
tell application "Mail" to quit set os_version to do shell script "sw_vers -productVersion" set mail_version to "V2" considering numeric strings if "10.10" <= os_version then set mail_version to "V3" end considering
set sizeBefore to do shell script "ls -lnah ~/Library/Mail/" & mail_version & "/MailData | grep -E 'Envelope Index$' | awk {'print $5'}" do shell script "/usr/bin/sqlite3 ~/Library/Mail/" & mail_version & "/MailData/Envelope\\ Index vacuum"
set sizeAfter to do shell script "ls -lnah ~/Library/Mail/" & mail_version & "/MailData | grep -E 'Envelope Index$' | awk {'print $5'}"
display dialog ("Mail index before: " & sizeBefore & return & "Mail index after: " & sizeAfter & return & return & "Enjoy the new speed!")
tell application "Mail" to activate


Se non volete digitare comandi dal Terminale, a questo indirizzo trovate uno script pronto che permette di verificare e ricostruire il database che contiene i messaggi di Mail, ridurre le dimensioni e ottimizzare la velocità.


Copiate tutto lo script (dalla riga che inizia con “(*” fino all’ultima), aprite un nuovo documento dell’applicazione Script Editor (si trova nella sottocartella “Utility” di Applicazioni), incollate il testo dello script nella parte superiore della finestra del programma e fate click sul pulsante “Esegui” (quello a forma di “Play”).

In alcuni casi è possibile recuperare molto spazio, ma più importante è possibile ottimizzare la velocità complessiva dell’applicazione.

Lo script può diventare una vera e propria applicazione: basta selezionare dal menu “FIle” dello Script Editor la voce “Esporta” e poi scegliere come formato “Applicazione”.

Lo script così come è riportato nel momento in cui scriviamo funziona con OS X 10.11 El Capitan.

C’è un errore alla riga dove è riportato

if “10.10” <= os_version then set mail_version to “V3”

al posto di “10.10” indicate “10.11” e lo script sarà eseguibile anche sulle precedenti versioni di OS X.


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martedì 6 ottobre 2015

Dieci trucchi rapidi per sfruttare al massimo OS X El Capitan - macitynet.it



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Avete già scaricato il nuovo OS X 10.11 El Capitan? Nel frattempo ecco alcuni semplici trucchi per il nuovo sistema operativo del Mac.

Il nuovo OS X 10.11 El Capitan è disponibile per il download. Dopo lo scaricamento e l’installazione potete cominciare a testare le novità giàmpiamente testate e descritte da Macitynete e sperimentare i primi trucchi e consigli per il nuovo sistema operativo della Mela. Di seguito dieci semplici “tips”; altri ancora li pubblicheremo nei prossimi giorni…

Nascondere automaticamente la barra dei menuOS X 10.11 permette di nascondere automaticamente la barra dei menu nel Finder, similarmente a quanto anche sulle precedenti versioni di OS X è possibile fare con il dock. BasCAP4ta portarsi in Preferenze di Sistema, scegliere “Generali” e qui selezionare la voce “Mostra e nascondi automaticamente la barra dei menu”. Il menu nel Finder verrà nascosto ma sarà visualizzato automaticamente quando l’utente si avvicina con il mouse sulla parte superiore dello schermo.
Domare Split ViewTra le novità di OS X 10.11 c’è “Split View”, una modalità che permette di lavorare più comodamente con due applicazioni affiancate a tutto schermo, comodissima, ad esempio, per copiare e incollare dati tra due applicazioni diverse. La Split View può essere attivata in due modi diversi. Il primo modo consiste nel premere il pallino di colore verde in alto a sinistra nella finestra del programma corrente, premere e tenere premuto il pallino e posizionare la finestra a destra o a sinistra dello schermo; stessa cosa con il secondo programma da visualizzare a tutto schermo. Il secondo modo consiste nell’usare Mission Control, comodo se un programma è già eseguito a tutto schermo; Richiamate Mission Control (di default il tasto F9), trascinate sulla finestra in miniatura del programma già avviato a tutto schermo il secondo programma che desiderate aprire come finestra affiancata, fate click sulla miniatura unica che si è creata e voilà: le due app saranno visualizzate a tutto schermo affiancate. Le finestre delle due applicazioni visualizzate a tutto schermo possono essere ridimensionate con il mouse o il trackpad (basta portarsi esattamente al centro delle due finestre e scorrere il mouse quando cambia forma). Per uscire dalla modalità tutto schermo basta portarsi con il cursore in alto e fare click sul pulsante verde.
Cancellare i file immediatamente
Con OS X 10.11 è possibile cancellare i file, eliminandoli allo stesso tempo contemporaneaneamente dal cestino (non c’è bisogno di svuotarlo appositamente). Per farlo basta selezionare (nel Finder) il file o la cartella da eliminare e selezionare dal menu File del Finder la voce “Elimina adesso” che compare tenendCancimmo premuto il tasto Opzione (Alt). In alternativa è possibile eliminare immediatamente il file con la combinazione Option-Cmd-Backspace (il tasto per cancellare da destra verso sinistra). Apparirà una finestra per chiedere conferma della definitiva eliminazione.
Opzioni relative ai pinned sites
Opzioni relative ai pinned sites
Attivare e disattivare i pin
Safari gestisce i cosiddetti “Pinned Sites”, siti a portata di mano, che permettono di tenere i siti web preferiti dell’utente aperti e attivi nella barra dei pannelli. Per creare un pin basta tenere cliccato con il mouse sul titolo di un pannello (File -> Nuovo pannello) e scorrere questo verso sinistra sino a quando non vediamo comparire una piccola icona. I pin non sono altro che un modo molto veloce di richiamare una serie di siti preferiti. I pannelli possono essere “disancorati” facendo ctrl-click su uno dei pin e con questa combinazione è anche possibile chiudere un pannello, chiudere tutti i pannelli non ancorati, disancorare un pannello e spostarlo in una nuova finestra.
L'opzione mute
L’opzione mute
Silenziare una scheda
In Safari un nuovo pulsante ‘mute‘ permette di disattivare rapidamente l’audio del browser da qualsiasi pannello: basta fare click sulla piccola icona a forma di altoparlante per silenziare il pannello oppure premere Option (Alt) e fare click sull’icona per silenziare tutti i pannelli eccetto quello in primo piano in quel momento. Quando c’è qualche elemento audio attivo, l’icona con l’altoparlante appare anche a destra della barra indirizzi permettendo di attivare/disattivare “al volo” l’audio degli altri pannelli.
Dov’è il cursore?
Una comoda funzione permette di individuare al volo il cursore in qualunque momento: basta spostare avanti e indietro il trackpad o dare una “spinta” al mouse per ingrandire “al volo” il puntatore e individuarlo velocemente sullo schermo
TreditaAttivare il trascinamento con tre dita
Se utilizzate un Mac con il trackpad una comoda opzione è la possibilità di attivare il trascinamento con tre dita, una funzione un po’ nascosta ma che alcuni gradiscono. Per farlo bisogna: aprire Preferenze di Sistema, selezionare “Accessibilità”, da qui selezionare la voce “Mouse e trackpad” , cliccare sul pulsante “Opzioni trackpad…”, abilitare la voce “Abilita trascinamento” e selezionare l’opzione “trascina con tre dita”.
SfondogriUno sfondo grigio nella modalità Reader di SafariLa modalità Reader in Safari per OS X permette di rimuovere le pubblicità e altre distrazioni visive dalle pagine web. Mentre navighiamo sul web, Safari rileva se ci troviamo su una pagina web con un articolo. Basta fare clic sull’icona Reader visualizzata alla sinistra dell’URL o premi ⇧⌘R (Maiuscole-Comando-R) e l’articolo viene visualizzato istantaneamente in una vista continua e senza interruzioni. In questo modo è possibile visualizzare tutte le pagine dell’articolo, che siano una o venti. I controlli vengono visualizzati quando l’utente si posiziona con il cursore accanto alla parte inferiore centrale della pagina web di Reader. Questi permettono di ingrandire e ridurre l’immagine, inviare il contenuto di Reader per email o stamparlo e nascondere il Reader. Modificando la dimensione del testo, Safari memorizzerà la scelta per la successiva visualizzazione di un articolo in Safari Reader. In Safari di OS X 10.11 è possibile cambiare lo sfondo di default del Reader: basta attivare la modalità Reader, fare click sulla piccola icona a destra con i font nella barra degli indirizzi e da qui cambiare font e sfondo di default.
CAP2Copia del percorso di un file nel FinderPer vari motivi può essere utile ottenere il percorso completo di un elemento nel Finder. Apple semplifica con il nuovo sistema questa possibilità permettendo di ottenere il percorso completo direttamente da un menu contestuale del Finder. Basta selezionare l’elemento (un documento, un file, una cartella qualsiasi), tenere premuto il tasto ALT e selezionare dal menu contestuale la voce “Copia XXXX come nome percorso” (al posto di XXX è indicato il nome dell’elemento).
App Store semplificato
Nella sezione Preferenze dell’App Store è possibile specificare se richiedere o meno una password per gli acquisti successivi a un primo acquisto effettuato con il proprio nome e password sul computer, specificando il comportamento per acquisti app e per i download gratuiti. Similarmente a quanto già avviene su iOS si può fare in modo che non sia più richiesta la password per i download gratuiti.
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Dieci soluzioni ai dieci problemi più comuni di OS X El Capitan - macitynet.it

: DI MAURO NOTARIANNI | 5/10/2015



OS X El Capitan è già in testa nella classifica dei download di Mac App Store ma non manca chi si lamenta di alcuni problemi, come normalmente accade con ogni nuova versione del sistema operativo. Le soluzioni possibili in alcuni casi sono molto semplici

Il nuovo OS X El Capitan è disponibile da pochi giorni ma è già in testa nei download del Mac App Store. È un sistema operativo con nuove funzionalità e benché nei mesi passati sia stato testato in anteprima da sviluppatori e beta tester è normale che con l’arrivo della versione definitiva, con un numero maggiore di utilizzatori che sfruttano macchine configurate nei modi più disparati, si presentino problemi piccoli e grandi. Alcuni problemi riguardano l’incompatibilità con vecchie applicazioni: Apple ha migliorato alcune funzionalità di sicurezza intrinseche nel sistema, impedendo la modifica non autorizzata di alcune cartelle riservate al sistema anche agli utenti con privilegi di amministratore, modifica che potrebbe impedire il funzionamento di alcune particolari utility. Per queste bisognerà attendere release aggiornate dai rispettivi sviluppatori; nel caso di problemi minori, spesso si tratta di mettere le mani su semplici impostazioni o preferenze. Di seguito alcuni dei problemi più comuni e le rispettive soluzioni.

Schermata grigia all’avvio
Alcuni utenti lamentano dopo l’installazione la comparsa di una schermata grigia all’avvio e il blocco completo del sistema (il Mac sembra bloccato e non prosegue fino alla fase di login). Quando ciò accade, il problema potrebbe avere a che fare con file di cache corrotti. È possibile obbligare il sistema a ricostruire alcuni file di cache in modo molto semplice: basta avviare il Mac in modalità sicura. La modalità in questione (detta anche “Avvio sicuro”) è una modalità di avvio del Mac che consente l’esecuzione di alcuni controlli e impedisce a determinati programmi di caricarsi e aprirsi automaticamente. L’avvio del Mac in modalità sicura controlla il disco di avvio e tenta di risolvere i problemi a livello di directory se necessario, carica solo le estensioni kernel fondamentali, impedisce l’apertura automatica degli elementi di avvio e degli elementi di login, disabilita i font di terze parti installati dagli utenti, elimina le cache dei font, le cache del Kernel e altri file della cache di sistema. Insieme, queste modifiche possono contribuire alla risoluzione o all’isolamento dei problemi del disco di avvio.

Per eseguire l’avvio in modalità sicura, accendete il Mac premendo e tenendo premuto il tasto Maiuscole (lo SHIFT a sinistra della “Z” per intenderci) e rilasciatelo quando vedete la barra progressiva. Dopo aver visualizzato il logo Apple, potrebbe essere necessario più tempo del solito per visualizzare la schermata di login o la scrivania. Ciò avviene perché il Mac esegue un controllo della directory del disco di avvio nell’ambito della modalità sicura. Al termine della verifica eseguite il login con il vostro nome utente e password, attendente la comparsa dei menu del Finder e riavviate normalmente: OS X ha ricostruito alcune file di cache e ora dovrebbe avviarsi correttamente come sempre. Se il Mac si riavvia automaticamente in modalità sicura, OS X potrebbe aver rilevato un problema che sta provando a risolvere.

Split View non funziona
Una delle novità di OS X 10.11 è il supporto alla Split View, funzione che permette di attivare una vista suddivisa affiancando in automatico due app una accanto all’altra a tutto schermo, permettendo di lavorare senza distrazioni. Split View può essere attivata in due modi diversi. Il primo modo consiste nel premere il pallino di colore verde in alto a sinistra nella finestra del programma corrente, premere e tenere premuto il pallino e posizionare la finestra a destra o a sinistra dello schermo; stessa cosa con il secondo programma da visualizzare a tutto schermo. Il secondo modo consiste nell’usare Mission Control, comodo se un programma è già eseguito a tutto schermo: richiamate Mission Control (di default il tasto F9), trascinate sulla finestra in miniatura del programma già avviato a tutto schermo il secondo programma che desiderate aprire come finestra affiancata, fate click sulla miniatura unica che si è creata e voilà: le due app saranno visualizzate a tutto schermo affiancate. Se lo Split View non funziona probabilmente dipende da un’impostazione nella sezione Mission Control delle Preferenze di Sistema. Aprite le Preferenze Mission Control e assicuratevi che sia selezionata la voce “I monitor hanno spazi separati”. Dopo la selezione di questa voce è necessario eseguire un logout (Menu Mela -> Esegui logout) e poi accedere con il proprio account normalmente e riprovare.


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Mancata visualizzazione delle caselle in Mail
Dopo l’aggiornamento a OS X 10.11 alcuni utenti ci hanno segnalato l’impossibilità di visualizzare i messaggi delle caselle di posta in entrata o uscita in Mail. Il problema è risolvibile selezionando la casella con problemi nell’elenco a sinistra di Mail, scegliere la voce “Ricostruisci” dal menu “Casella” e attendere il completamento dell’operazione (bastano normalmente pochi secondi).
Maggiore consumo della batteria
Un numero esiguo di utenti lamenta la diminuzione nella durata della batteria con i MacBook. È un comportamento anomalo giacché OS X 10.11 integra ottimizzazioni che dovrebbero invece migliorare la durata delle batteria con portatili. Il problema è nella maggiorparte dei casi risolvibile reimpostando il controller di gestione del sistema (SMC, System Management Controller). A questoindirizzo trovate le istruzioni dettagliate di Apple su come procedere (la procedura cambia se il Mac ha o no una batteria rimovibile).
RicostruisciesCrash di Mail dopo alcuni secondo dall’avvioÈ un problema segnalato da alcuni utenti sui forum di supporto di Apple. La procedura risolutiva del problema per molti sembra essere questa:
  1. Disattivate le connessioni WiFi (o scollegata il cavetto Ethernet se usate una connessione via cavo)
  2. Avviate Mail, dal menu “Mail” selezionate “Preferenze” e portatevi nella sezione “Account”
  3. Per ogni account elencato nella finestra a sinistra, disabilitate l’opzione “Abilita questo account”
  4. Chiudete la finestra delle Preferenze di Mail
  5. Chiudete l’applicazione Mail, rilanciatela e riattivate la connessione WIFi o via cavo
  6. Riaprite di nuovo la sezione “Account” nelle preferenze di Mail e attivate (mettete il segno di spunta) la voce “Abilita questo account”, un account alla volta. Date tempo all’applicazione di scaricare i messaggi per ogni account ripetendo l’operazione per ogni singolo account. Al termine dello scaricamento dei messaggi potrete chiudere e riaprire l’applicazione normalmente.
Manca il comando “Svuota il cestino in modalità sicura”Il comando del Finder “Svuota il cestino in modalità sicura” nelle precedenti versioni di OS X permetteva di eliminare file sovrascrivendo completamente con dati privi di significato le zone del disco dove si trovavano i file e rendendo impossibile il loro recupero anche con utility dedicate. Con OS X 10.11 El Capitan Apple ha eliminato questo comando perché, stando a quanto riporta in alcune note, non è efficace con i dischi di ultima generazione (le unità SSD). Un’alternativa al comando “Svuota il cestino in modalità sicura” è il ricorso al comando srm (“secure remove”) dal Terminale, che funziona alla stregua di una cancellazione sicura. Basta aprire il Terminale, digitare srm seguito da spazio, trascinare il file da cancellare in modo sicuro verso il Terminale (in questo modo comparirà il percorso completo) e premere INVIO.
Non funziona il WiFiA ogni nuovo aggiornamento di OS X c’è sempre qualcuno che lamenta l’impossibilità di connettersi ad alcune reti WiFi o la perdita della connessione. La procedura da seguire in questi casi è quella che abbiamo più volte indicato sulle nostre pagine e che trovate descritta qui.
Problemi con il Bluetooth
Similarmente a quanto già detto con il WiFi, anche con il Bluetooth succede sistematicamente a vari utenti di riscontrare problemi dopo un importante aggiornamento di sistema. La cosa più semplice da fare in questi casi è disabilitare il Bluetooth (Preferenze di sistema -> Bluetooth), rimuovere i dispositivi associati (click sula “X” nella finestra dedicata al Bluetooth nella Preferenze di Sistema), riattivare il Bluetooth e procedere al riaccoppiamento. Se la procedura non risolve il problema provate con la procedura che avevamo descritto qui, oppure  il reset della PRAM (basta tenere premuti i tasti Cmd+Option+P+R all’avvio e rilasciarli dopo il secondo o terzo boing) o, ancora, con il reset del controller di gestione di sistema (SMC).
Scorrere le pagine scorrendo a destra o sinistra sul mouse con le dita
Alcuni utenti lamentano dopo l’aggiornamento a OS X 10.11 El Capitan di non riuscire più a sfruttare la gesture che con i mouse Apple permette di scorrere a destra o sinistra tra le pagine (o nel Finder). In questo caso basta semplicemente andare nelle Preferenze di Sistema, scegliere “Mouse” e abilitare la relativa casella.
ScuotiDisattivare l’ingrandimento del mouse e riattivare il trascinamento con tre ditaUna nuova curiosa funzione permette di individuare al volo il cursore in qualunque momento: basta spostare avanti e indietro il trackpad o dare una “spinta” al mouse per ingrandire “al volo” il puntatore e individuarlo velocemente sullo schermo. Se il cursore del mouse che si ingrandisce non è di vostro gradimento, potete disattivare la funzione andando in Preferenze di Sistema, selezionando “Accessibilità” e da qui disattivare la voce “Scuoti il puntatore del mouse per individuare”. Se utilizzate un Mac con il trackpad una comoda opzione è la possibilità di attivare il trascinamento con tre dita, una funzione un po’ nascosta ma che alcuni gradiscono. Per farlo bisogna: aprire Preferenze di Sistema, selezionare “Accessibilità”, da qui selezionare la voce “Mouse e trackpad” , cliccare sul pulsante “Opzioni trackpad…”, abilitare la voce “Abilita trascinamento” e selezionare l’opzione “trascina con tre dita
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lunedì 21 settembre 2015

Schermo nero Windows 10: come risolvere il problema

Schermo nero Windows 10: come risolvere il problema: " A seguito dell’installazione di Windows 10, uno dei problemi più frequenti è quello dello schermo nero. Cosa accade? Semplicemente che a seguito dell’aggiornamento all’ultimo sistema operativo di Microsoft, nel momento in cui accendete il pc, lo schermo resta nero e non si può fare nulla. Sostanzialmente, ad essere interessata è la scheda video.



Per l’occasione, con questo articolo vi spieghiamo come risolvere il problema dello schermo nero su Windows 10.


Il problema dello schermo nero sull’ultimo sistema operativo può essere di semplice risoluzione
Iniziate a rimuovere tutti i dispositivi esterni connessi al pc
Riavviate il computer
Nella circostanza in cui il pc dovesse funzionare normalmente, la colpa spettava al dispositivo esterno. Per identificarlo, non dovrete far altro che attaccare singolarmente i collegamenti di hardware esterno, finché lo schermo non scompare

Il problema dello schermo nero sull’ultimo sistema operativo può essere più complesso del previsto


Di converso, qualora il problema dovesse persistere, vuol dire che non era colpa del dispositivo esterno. E’ scelta opportuna passare alla modalità provvisoria
Se lo schermo diventa nero solo a seguito dell’accesso, vi basta entrare nella schermata di blocco, premere sull’icona di alimentazione, situata giù a sinistra e, dopo aver tenuto premuto il tasto “MAIUSC”, fare click su “Riavvia”
Come prevedibile, il computer verrà riavviato. Entrate perciò in modalità provvisoria, premendo il tasto “F5”
A questo punto apparirà una schermata: cliccate prima su “Risoluzione dei problemi”, poi su “Avanzate”, poi ancora su “Impostazioni di avvio” e procedete al riavvio del computer. L’opzione necessaria all’entrata in modalità provvisoria sarà disponibile a seguito del riavvio
A fronte dell’annerimento istantaneo dello schermo, occorre avviare la modalità provvisoria dall’accensione. Come? E’ sufficiente premere ripetutamente il tasto “F8”
A fronte dell’impossibilità di utilizzo della modalità provvisoria, avviate il computer direttamente dal disco di installazione o in alternativa dal disco di ripristino
Una volta avviato il computer o dal disco o ancora dall’USB, verrò mostrata l’opzione relativa alla riparazione di Windows 10. Direttamente dal tool di risoluzione dei problemi del pc, entrate in “Opzioni Avanzate”, poi in “Impostazioni di Avvio” e riavviate il pc. Premendo “F5”, entrerete in modalità provvisoria
Quando siete in modalità provvisoria su Windows 10, recatevi nel “Pannello di Controllo”, cliccate con il tasto destro del mouse su “Start” e spostatevi in “Gestione Dispositivi”
Cliccate sulla scheda video
Cliccate con il tasto destro del mouse sul suo nome
Cliccate su “Disinstalla”
A seguito del riavvio, il driver nativo si installerà in automatico ed il problema dello schermo nero su Windows 10 verrà risolto. Tuttavia, qualora in “Gestione Periferiche” dovessero essere presenti più driver, basterà selezionarne uno solo e disabilitare i restanti, in attesa che non si trovi quello giusto. Se doveste ripetere le operazioni più volte, è normale. Non scoraggiatevi!
Se, infine, il problema dovesse ancora persistere, dalla modalità provvisoria, premete i tasti “Windows” ed “R”, impartite il comando “msconfig” e usate l’avvio diagnostico nella scheda “Generale”. Altrimenti, disabilitate tutto all’interno della scheda “Servizi”.
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martedì 11 agosto 2015

Un metodo per forzare l’aggiornamento a Windows 10 | Webnews

"Un metodo per forzare l’aggiornamento a Windows 10

Un video tutorial spiega come forzare l’installazione in modo semplice l’update che porta il nuovo sistema operativo Windows 10 sul proprio computer.
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Microsoft ha dato il via il 29 luglio al rilascio dell'aggiornamento che porta il nuovo sistema operativo Windows 10 sui computer degli utenti. Non tutti però, pur avendo prenotato l'update, sono ancora riusciti a installare la piattaforma sul proprio PC. Questo metodo spiega come forzare l'avvio del processo, in modo semplice, utilizzando un tool ufficiale fornito dall'azienda di Redmond. Il filmato è ovviamente velocizzato e l'intera procedura impiega circa un'ora per essere portata a termine (il tempo varia a seconda della velocità della connessione della performance del sistema). 



Il link per scaricare l'eseguibile è http://www.microsoft.com/it-it/software-download/windows10

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Windows 10, trovare ed avviare Internet Explorer | Webnews

Windows 10, trovare ed avviare Internet Explorer | Webnews: "Windows 10, trovare ed avviare Internet Explorer
Windows 10 include al suo interno ancora il vecchio browser Internet Explorer che può essere trovato ed avviato in pochi e semplici passaggi

MICROSOFTSOFTWARE E APP
Filippo Vendrame, 10 agosto 2015, 8:09
WEBNEWS TV Nokia OZO: videocamera VR per professionisti

Windows 10 ha introdotto Edge, un nuovo browser sviluppato appositamente per offrire un’esperienza d’uso migliore agli utenti durante la navigazione sul web. Internet Explorer è stato, dunque, pensionato, tuttavia Microsoft lo ha ancora lasciato all’interno di Windows 10 per essere utilizzato in casi particolari. Si pensi, per esempio, ad alcune applicazioni sviluppate prevalentemente per gli ambiti aziendali ed ottimizzate esclusivamente per il vecchio browser di Windows che dunque risulta ancora fondamentale per il loro funzionamento.

Sebbene presente nel nuovo sistema operativo, Internet Explorer non è facilmente raggiungibile in quanto non appare all’interno della lista delle applicazioni disponibili. Questa scelta è ovviamente da ricercarsi nel fatto di voler spingere gli utenti ad utilizzare esclusivamente Edge. Per richiamare il vecchio Internet Explorer è sufficiente utilizzare Cortana o la casella di ricerca. Per esempio, gli utenti potranno pronunciare “Hey Cortana apri Internet Explorer”, oppure effettuare una ricerca attraverso il box dedicato inserendo il termine “Internet Explorer”. Trattasi, comunque, di modi un po’ scomodi di richiamare Internet Explorer soprattutto se si ha la necessità di utilizzarlo spesso.

Per rendere l’accesso ad Internet Explorer molto più rapido è dunque sufficiente utilizzare alcuni semplice trucchi. Gli utenti, utilizzando la casella di ricerca di Windows 10 dovranno cercare il termine “Internet Explorer”. Con un click del pulsante di destra del mouse, tra le opzioni disponibili, gli utenti potranno inserire Internet Explorer come tile nel menu Start o come app nella barra delle applicazioni.

In questo modo, sarà sufficiente un semplice e veloce click per richiamare ed avviare il vecchio browser di Microsoft."




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Un trucco per velocizzare Android (o rallentarlo fino alla morte) - Zeus News

Un trucco per velocizzare Android (o rallentarlo fino alla morte) - Zeus News: "Un trucco per velocizzare Android (o rallentarlo fino alla morte)

Nascosto tra le impostazioni del sistema c'è il modo di migliorare le prestazioni, o farle decadere in maniera disastrosa.





[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-08-2015] Commenti (9)


(Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
Sia che il vostro smartphone sia nuovo e scattante, sia che cominci a mostrare i segni dell'età con qualche calo di prestazioni, esiste un modo semplice per spremere un po' di velocità in più.

Non c'è bisogno di installare app o di effettuare il rooting: basta utilizzare quando il sistema di Google già offre, anche se occorre prima rivelare un'opzione nascosta.

Il segreto sta infatti nelle opzioni per gli sviluppatori, che Google ha deciso di nascondere a partire da Android 4.2, mentre nelle versioni precedenti erano accessibili; tuttavia, se nei primi Android esse non fornivano funzioni utili all'utente, nelle versioni più recenti (dalla 4.2 in avanti) offrono possibilità che è bene conoscere.

Per prima cosa occorre però abilitare il menu per sviluppatori. È necessario quindi accedere alle Impostazioni del telefono o del tablet e scorrere la schermata fino alla voce Informazioni sul telefono (che in inglese è About phone); va da sé che in caso si stia utilizzando un tablet ci sarà scritto Informazioni sul tablet.

Bisognerà quindi scorrere sino in fondo alla schermata successiva, fino alla voce Versione build (Build number) e toccarla velocemente per sette volte consecutive: dopo averlo fatto il sistema mostrerà una finestrella con scritto Ora sei uno sviluppatore.

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Il passo successivo è tornare al menu Impostazioni, che mostrerà la nuova voce Opzioni sviluppatore (Developer Options. All'interno questo sottomenu si vedranno tre voci importanti, tutte impostate a 1x: Animazione di ridimensionamento finestra, Scala animazione transizione e Scala durata animatore.

Toccando ognuna sarà possibile cambiare i tempi impostati: per esempio, impostandoli a 0.5x i tempi delle animazioni si ridurranno della metà; volendo è anche possibile disabilitare completamente le animazioni. Dopo il riavvio, il sistema sarà un po' più veloce, con un incremento di prestazioni sensibile soprattutto sui dispositivi più vecchi.


(Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
Il bello di questo trucco è che, volendo, lo si può utilizzare per giocare scherzi agli amici, rallentando i loro dispositivi. Basta riuscire a mettervi sopra le mani per pochi minuti e impostare la velocità di animazione su valori superiori a 1x: Android consente di arrivare sino a 10x, per la disperazione di chi si dovesse trovare tra le mani un nuovissimo smartphone diventato improvvisamente una lumaca.

Questo scherzo è peraltro assolutamente innocuo: dato che il tutto avviene tramite i menu di impostazione del sistema, si può tranquillamente tornare sui propri passi e annullare ogni modifica, ripristinando la velocità originale."




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giovedì 16 luglio 2015

100 Trucchi per Windows 7 e Windows 8: Sbloccare un programma che non risponde - Zeus News

25. Sbloccare un programma che non risponde

Prima di Windows 7, se un programma si bloccava e non dava più segni di vita c'era poco da fare: si poteva terminarlo, spesso, ma i dati non salvati erano irrimediabilmente persi. L'articolo continua qui sotto.  A partire da Windows 7 esiste una possibilità di recuperare il funzionamento dell'applicazione.
Quando un software si blocca e non vuole saperne di tornare a rispondere, la prima cosa da fare è aprire il Monitoraggio Risorse (Resource Monitor). Per farlo è sufficiente scrivere Resmon nella barra di ricerca del menu Avvio di Windows 7 o della schermata Start di Windows 8: il sistema proporrà il collegamento a resmon.exe, sul quale dovremo fare clic.

Il Monitoraggio Risorse è un programma che offre molte informazioni sul computer e sui processi in esecuzione Ciò che ci interessa sta nella scheda CPU, dove il programma bloccato dovrebbe essere evidenziato in rosso. 




 (Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
Una volta trovatolo, occorre fare clic con il tasto destro su di esso e selezionare Analizza catena di attesa; si aprirà una nuova finestra nella quale sarà mostrata una lista di processi, dipendenti l'uno dall'altro. Quello al livello più basso, nel ramo più basso dell'albero di processi, è quello che blocca il programma.

Se non si tratta di un componente di Windows o di un altro elemento di importanza critica, lo si può selezionare con l'apposita casella posta di fianco al suo nome e quindi chiudere tramite il pulsante Termina processo, avendo cura di aver salvato prima tutti i dati aperti nelle altre applicazioni: c'è sempre la possibilità che qualcosa vada storto. 




 (Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
A questo punto, il software che era bloccato dovrebbe tornare a rispondere.

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lunedì 13 luglio 2015

A cosa serve realmente la rimozione sicura dei dispositivi? - Zeus News

A cosa serve realmente la rimozione sicura dei dispositivi? - Zeus News: "A cosa serve realmente la rimozione sicura dei dispositivi?

La manfrina della rimozione sicura delle chiavette USB e dei dischi rigidi esterni è davvero necessaria?





[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-07-2015] Commenti (4)


È una di quelle domande che tutti si pongono mentalmente ma che molti non osano formulare pubblicamente per paura di fare brutta figura: ma la manfrina della rimozione sicura delle chiavette USB e dei dischi rigidi esterni è davvero necessaria?

Capita spesso, infatti, di rimuovere fisicamente di fretta uno di questi dispositivi dal computer senza passare dall'icona di rimozione sicura, eppure non succede nulla di male. Allora come stanno le cose?

La rimozione sicura è una compagna degli informatici sin dalla preistoria dei computer. Per tradizione, i sistemi operativi gestiscono i dispositivi di memoria di massa (all'epoca principalmente dischi e dischetti) presumendo che non spariscano di botto mentre è in corso una lettura o scrittura di dati su di essi.

Ai vecchi tempi c'era addirittura un sensore meccanico che rilevava la presenza del disco o dischetto e alcuni computer, per esempio i Mac, bloccavano meccanicamente la rimozione del disco se non veniva dato un apposito comando.

Ma i dischi e le chiavette USB di oggi non hanno nessun meccanismo di blocco e l'utente può quindi toglierli da sotto il naso del sistema operativo. Che succede in questo caso? Se è in corso una scrittura o una lettura, ovviamente non verrà completata.

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Una
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Quattro o cinque
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Di più

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A questo punto dipende da quanto è furbo il sistema operativo o il programma che stava leggendo o scrivendo: a volte va tutto bene, ma a volte si perdono dati in modo irrecuperabile.

Sembrerebbe abbastanza facile capire quando è in corso una lettura o scrittura, ma c'è il problema che molti sistemi operativi fanno di norma scrittura differita per migliorare le prestazioni, per cui quando si dà il comando di salvare un file molto grande, per esempio, in realtà il salvataggio viene scritto su disco più tardi, un po' per volta.

Inoltre è sempre più diffusa la prassi di indicizzare (catalogare) il contenuto del disco rimovibile, approfittando dei tempi morti del computer e dell'utente per scrivere su di esso dei dati di gestione, per cui può capitare che sia in corso una scrittura anche se l'utente non sta facendo nulla.


Stacca la chiave usb senza la rimozione sicura dell'hardware e fa esplodere il condominio (Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
La rimozione sicura dice al computer di finire tutte le operazioni di scrittura in corso, senza differirle, e avvisa tutte le applicazioni del fatto che il disco sta per essere rimosso e che quindi devono concludere le proprie attività sul quel supporto.

Il risultato di tutto questo è che se state soltanto leggendo file probabilmente potete fare a meno della rimozione sicura, mentre se state scrivendo su un dispositivo esterno non è il caso di rischiare e conviene passare da questa procedura, tenendo d'occhio la spia luminosa del dispositivo che indica tramite lampeggiamento che è ancora in corso dell'attività di scrittura o lettura.

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Paolo Attivissimo
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lunedì 6 luglio 2015

Ecco come gestire i backup Android rootati con un'app che permette di effettuare il backup di ogni singola app | Web Life Online

Ecco come gestire i backup Android rootati con un'app che permette di effettuare il backup di ogni singola app | Web Life Online: "Ecco come gestire i backup Android rootati con un'app dedicata come Parcel.

Se avete bisogno di una potente e funzionale applicazione con cui gestire i backup del vostro Android con i permessi di root abilitati, la nuova app Parcel potrebbe decisamente essere il programma giusto per voi.
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Disponibile gratuitamente su Google Play, Parcel offre una serie incredibile di funzionalità, molto avanzate, che permettono di effettuare il backup di ogni singola applicazione all'interno del nostro smartphone Android, consentendo di effettuare un ripristino completo di tutto quello che abbiamo installato.
Inoltre, è possibile effettuare dei backup pianificati e scegliere di disabilitare le applicazioni che riteniamo inutili ma che non possiamo disinstallare. 
Non manca la possibilità di condividere i nostri backup con altri utenti e di archiviarli nel Cloud, in modo da averli sempre a disposizione in qualsiasi momento.


App Android
Nome:  Parcel - Backup & Restore
Sviluppatore:  Ben Pye
Prezzo:  Gratis
Clicca per Scaricare
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venerdì 3 luglio 2015

Apple Music, ai vostri brani caricati su iCloud viene applicato un DRM - macitynet.it



Pensateci bene prima di scegliere Apple Music, specialmente se siete già utenti iTunes Match: la differenza tra i due sta nei DRM ed è più grande di quanto si possa pensare

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Ad una prima occhiata le differenze tra la Libreria musicale di iCloud disponibile con Apple Music e iTunes Match sembrano impercettibili. La stessa Apple dice che sono “indipendenti ma complementari”. In realtà, come spiega McElhearn sul suo blog, la differenza più grande sta nella gestione dei diritti digitali (DRM, acronimo di Digital Rights Management).
Entrambi i servizi permettono di memorizzare i brani acquistati all’interno di una libreria personale consentendone l’accesso, il download e l’ascolto da più dispositivi. Tuttavia con iTunes Match, quando si scarica un brano della propria libreria, se presente su iTunes Store si ottiene una copia in alta qualità, se si tratta invece di un brano non disponibile nel catalogo, verrà scaricata una copia del file originale caricato in precedenza. In pratica viene riconosciuta la proprietà di quel file digitale e si avrà per sempre la possibilità di scaricarlo infinite volte, anche nel caso in cui l’utente decida di disdire l’abbonamento.
Memorizzando i brani nella Libreria musicale di iCloud invece, nel momento in cui si scarica il file si ottiene una copia del file con DRM, ovvero lo stesso tipo di file che si ottiene scaricando un brano da Apple Music per l’ascolto offline. Questo significa che sarà sempre necessario tenere sul computer (o su un hard disk esterno) la copia originale dei file visto che, nel momento in cui deciderete di non rinnovare l’abbonamento iTunes Match, non sarete più in grado di ascoltare i brani caricati precedentemente.
Se questo concetto è ora chiaro a tutti, quello che preoccupa attualmente gli utenti è il problema di sincronizzazione della propria libreria musicale. In base a quanto si apprende, chi in precedenza aveva un account iTunes Match ed ora si è abbonato ad Apple Music, si sta ritrovando di fronte a copie (virtuali) inutili dello stesso brano, oltre ad album per metà “matchati” e per metà disponibili su Apple Music, con tutti i problemi di organizzazione che ciò comporterà al termine del periodo di prova gratuito se non si deciderà di rinnovare l’uno o l’altro abbonamento.
Se scaricate i brani da Apple Music sull’hard disk del vostro Mac per l’ascolto in differita otterrete un archivio con DRM che sarà posizionato in una cartella apposita.

mercoledì 27 maggio 2015

Linux Guide - Scorciatoie da tastiera per Ubuntu 11.10

Linux Guide - Scorciatoie da tastiera per Ubuntu 11.10: "Scorciatoie da tastiera per Ubuntu 11.10

Ecco un elenco delle scorciatoie da tastiera per Unity. Questo elenco è tratto dalla Ubuntu Desktop Guide che è disponibile con Unity, per aprirla premete i tasti Alt+F2 e digitate "aiuto", quindi cercate le scorciatoie da tastiera.
Che cos'è il tasto "Meta" (o Super o Win)? Il tasto Meta si trova tra il tasto Ctrl e Alt sulla vostra tastiera. Se avete una tastiera Apple, non è previsto un tasto Meta. Al suo posto potete usare il tasto Command (Cmd).
Il tasto Meta assolve a importanti compiti in Unity. Se lo premete viene mostrato il Dash. Se premete e tenete premuto il tasto Meta, viene mostrato il Launcher.

Indice
Usare il Dash ed il Launcher
Girare nel desktop
Comuni scorciatoie di modifica file
Scattare una istantanea
1. Usare il Dash ed il Launcher
Premere Meta: Apre il Dash e una nuova pressione lo chiude. Il Dash si apre con il focus sulla funzione di ricerca, per cercare file e applicazioni. Usate i tasti freccia per raggiungere il risultato; premete INVIO per lanciarlo.


Tenere premuto Meta: Rivela il Launcher, se questo è nascosto.
Meta+1: Avvia il primo lanciatore o passa ad esso se questo è già attivo. Se viene premuto anche Shift, verrà aperta una nuova finestra.


Meta+2: Avvia il secondo lanciatore o passa a questo se è già attivo. Si può continuare in questo modo fino a 0 per aprire il decimo lanciatore.


Alt+F1: Apre il Launcher. Usate i tasti freccia per raggiungere il lanciatore preferito e premete INVIO per lanciarlo.


Alt+F2: Apre il Dash in una modalità particolare per avviare i comandi che inserirete. Premete INVIO per avviare il comando digitato. Potete usare i tasti freccia per scegliere tra diversi comandi e premere INVIO quando vi serve.


Meta+A: Apre la Lens delle applicazioni.


Meta+F: Apre la lens di file e cartelle.


Meta+T: Apre il cestino.


Ctrl+Alt+T: Apre il Terminale.


Alt: Mostra i menù dell'applicazione in primo piano. Alt+F apre il menù File.


F10 apre i menù della finestra dell'applicazione. Usate i tasti freccia per navigare tra essi. Potete accedere anche ai menù degli indicatori.


Come potete vedere, si tratta di combinazioni di tasti che possono essere attivati comodamente con la mano sinistra. Il pollice sul tasto Alt o Meta e l'indice a premere il secondo tasto.
L'ultima combinazione richiede il mignolo sul tasto F10 ed il pollice sui tasti freccia.

2. Girare nel desktop
Alt+F4: Chiude la finestra corrente


Alt+Tab: Passa velocemente da una una finestra all'altra. Premete anche Shift per invertire l'ordine di scorrimento


Meta+D: Nasconde tutte le finestre e mostra il desktop. Premete i tasti nuovamente per ripristinare le finestre


Meta+S: Attiva lo switcher dei desktop. Panoramica sui vari desktop.


Meta+W: Attiva la modalità "Expo". Mostra tutte le finestre da qualsiasi spazio di lavoro


Come potete vedere, anche nelle combinazioni appena illustrate, si tratta di combinazioni di tasti che possono essere attivati comodamente con la mano sinistra. Il pollice sul tasto Alt o Meta e l'indice a premere il secondo tasto.

Alt+F10: Massimizza la finestra corrente. Se la finestra è già massimizzata, la demassimizza.


Shift+Alt+Freccia su: Attiva la modalità "Expo". Mostra tutte le finestre dall'attuale spazio di lavoro


Ctrl+Alt+Tasti freccia: Passa tra i vari spazi di lavoro


Ctrl+Alt+Shift+Tasti freccia: Muove la finestra corrente in un altro spazio di lavoro


Ctrl+Alt+L: Blocca lo schermo


In queste ultime combinazioni, è richiesto l'uso di due mani e più dita.

3. Comuni scorciatoie di modifica file
Ctrl+A: Selezione tutto il testo o le voci di una lista


Ctrl+X: Taglia (rimuove) il testo selezionato o le voci di una lista e li colloca nella clipboard


Ctrl+C: Copia il testo o le singole voci nella clipboard


Ctrl+V: Incolla i contenuti della clipboard


Ctrl+Z: Annulla l'ultima azione


Come potete vedere, anche nelle combinazioni appena illustrate, si tratta di combinazioni di tasti che possono essere attivati comodamente con la mano sinistra. Il pollice sul tasto Ctrl e indice a premere il secondo tasto. Per la combinazione Ctrl+v, si può usare il mignolo al posto del pollice.

4. Scattare una istantanea
Alt+Stampa: Scatta una istantanea della finestra attiva


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