venerdì 28 giugno 2013

Scopri cosa non va nel computer quando non funziona bene | Pom-HeyWEB!

Scopri cosa non va nel computer quando non funziona bene | Pom-HeyWEB!:

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vedi cosa non va nel computer se è rottoLa maggior parte delle persone che mi contatta sulla pagina Facebook chiede come rimettere apposto il computer che non funziona bene.
E' difficile capire esattamente cosa non va in un PC Windows se esso non si accende o se mostra problemi nel caricare i programmi.
Se non si ha paura nel diagnosticare e si mastica un minimo di informatica, non c'è alcun bisogno di essere tecnici esperti e si dovrebbe essere in grado di identificare i problemi, almeno a grandi linee.
Purtroppo però scoprire cosa non va in un computer che funziona male non è così pratico da fare come controllare l'olio dell'auto o l'usura delle gomme.
Fortunatamente con Navigaweb abbiamo scoperto una gran quantità di strumenti gratuiti per testare il proprio hardware (ossia l'integrità dei pezzi del computer) e verificare se eventuali problemi sono legati a virus, a pezzi rotti o a errori del sistema operativo e dei programmi.

LEGGI ANCHE: Guida per riparare il computer senza andare dal tecnico

Se non è stato mai aperto il computer e si ignora cosa c'è dentro, probabilmente sarà difficile iniziare una diagnosi.
Se comunque si ha un'idea del computer fatto di processore, scheda madre, disco, memoria RAM e scheda video, ventole ed alimentatore già si può iniziare a lavorare.
L'importante è sapere che ogni pezzo di hardware è alimentato da elettricità e genera calore.
Alcuni pezzi come il disco e le ventole hanno parti in movimento e tendono, quindi, ad essere più facili a rompersi.
Anche la RAM tende anche a fallire spesso il suo compito perchè sta costantemente in fase di scrittura e ri-scrittura.

Windows 7 e 8 hanno alcuni strumenti incorporati per controllare il funzionamento hardware del computer anche se non sono affatto semplici da usare nemmeno per utenti esperti.
In entrambi i sistemi operativi si può aprire lo di diagnostica, il monitoraggio risorse.
Premere quindi i tasti Windows-R sulla tastiera e poi digitare il comando perfmon /reportper aprire la raccolta del rapporto dati.
Una nuova finestra si apre e dopo un minuto mostrerà i dati rilevati.
La parte principale è quella dei risultati diagnostici che riporta, nel caso di problemi rilevati, collegamenti a ulteriori informazioni sulla situazione e su come porvi rimedio.
La panoramica delle risorse segna in giallo, rosso o verde i vari avvisi a seconda del grado di gravità.
Se c'è poca memoria, la RAM sarà segnalata in rosso come potenziale problema e collo di bottiglia del computer.
Si può allora aggiungere memoria RAM oppure chiudere alcune applicazioni o programmi (Vedi come chiudere attività e processi che occupano la memoria)
Ci sono diversi altri report disponibili nel Performance Monitor, ma la maggior parte riporta informazioni piuttosto complesse che possono essere capite solo da tecnici esperti.

Per fare un controllo dello stato di salute complessivo del computer si può usare il programma gratuito già descritto in passato, Belarc Advisor che fa una revisione del pc e diagnosi dei problemi di sicurezza.

Importante, in ogni caso, è sapere cosa c'è dentro il computer anche per non andare dal tecnico sembrando dei perfetti ignoranti e incompetenti (e non farsi fregare).
Tra gli altri programmi per controllare l'hardware del computer ci sono:
Speccy, facile e immediato che genera un report.
PC Wizard CPUID, un software che dirà tutto quello che si vuol conoscere sul proprio computer, dalla configurazione del sistema, alle risorse hardware.
Con questo tool si può avere una visione storica di come l'hardware sta andando e capire se nel tempo c'è stato un calo di prestazioni.
Sandra Lite SiSoftware, famoso e storico software di controllo.

I pezzi che richiedono un controllo specifico nel caso di rallentamenti, urti o problemi di prestazioni sono sicuramente la memoria RAM e l'hard disk.
Per verificare che la memoria RAM sia integra e funzioni bene si può usare uno strumento interno in Windows, il Diagnostica memoria Windows per la verifica della RAM .
Si può usare questo tool andando nel menu Start -> Strumenti di amministrazione -> Diagnostica memoria Windows.
Verrà quindi data la possibilità di riavviare il computer e verificare se la memoria è integra.
Il test è standard e non c'è nulla da configurare se non seguire la procedura automatica.
Una volta fatta la verifica, Diagnostica memoria Windows cercherà di capire quale modulo di memoria è causa del problema.
Sappiamo ora che bisogna sostituire la RAM.

In un altro articolo sono invece elencati i migliori tool per controllare l'integrità dell'hardtra cui HDTune è il migliore.

Ogni tipo di errore dei programmi e del sistema operativo Windows può essere trovato nel registro eventi che non è facile da leggere ma può dare qualche indicazione quanto meno intuitiva.
In un altro articolo la guida per capire e correggere errori Windows usando il Registro eventi.

Ovviamente tutto questo è valido se si è sicuri che il computer è libero da malware e virus e, in caso di dubbio, leggi come riconoscere e rimuovere ogni tipo di virus e malware

Quello che voglio dire con questo articolo è che ciascuno deve essere capace di fare una diagnosi, anche se superficiale, riguardo cosa non va sul computer se non funziona come dovrebbe,
Alla fine si tratta solo di eseguire scansioni e controlli automatici e di leggere attentamente i messaggi visualizzati sullo schermo quando ci sono gli errori.
Google è sempre nostro alleato e nei forum si possono trovare spesso le soluzioni o "fix" ai problemi.
In altre guide di Navigaweb ricordo:
- La guida per risolvere i problemi più frequenti di Windows 7
Guida per riparare il computer senza andare dal tecnico

Per evitare problemi, ricordarsi, ogni tanto e quando si ha tempo di fare manutenzione al computer e mettere a posto Windows.

venerdì 14 giugno 2013

Windows 7 e il mistero del browser scomparso - Achab Blog

Windows 7 e il mistero del browser scomparso - Achab Blog:

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Emilio Polenghi
Emilio Polenghi
12 giugno 2013
 
Il pomeriggio volgeva al termine e il sole iniziava a calare dietro i tetti, quando un SMS scosse il sistemista dal suo torpore.

Un cliente segnalava che dopo l’aggiornamento di Windows 7 a 64 bit il browser era scomparso, ogni icona cancellata e l’eseguibile sparito nel nulla.
Era giunto nuovamente il tempo di partire per un’avventura, quindi indossato il giubbotto multitasche in pelle sintetica e il cappello alla Indiana Jones il nostro sistemista iniziò la sua impresa.

“Come è possibile che il browser di sistema sia scomparso?”

L’indagine sul campo, svolta in assistenza remota, evidenziò immediatamente che quanto riportato corrispondeva a verità.

"E' anche vero che le componenti di Internet Explorer sono parte integrante del sistema operativo, quindi uno senza l’altro non possono sopravvivere.
Esiste però la possibilità di disattivare il browser nativo attraverso il pannello di Attivazione e Disattivazione delle funzionalità di Windows
", pensò tra sè e sè.

Attrezzatosi quindi per una discesa in corda doppia, il nostro eroico sistemista si calò nella grotta dove alloggiano le funzionalità di Windows...



Come riattivare Internet Explorer 10?

L’operazione di attivazione o disattivazione del browser è di semplice attuazione, sempre che si sappia dell’esistenza di questa possibilità.
Per farlo, aprire il pannello di controllo e cliccare l’icona Programmi e Funzionalità: appare una finestra con la lista dei programmi installati, in cui non deve essere toccato nulla.
Nella colonna di sinistra, contrassegnato da uno scudo, si trova il link Attivazione e Disattivazione delle funzionalità di Windows, che apre un pannello con la lista di tutte le componenti disponibili che è possibile attivare o disattivare.
Attivazione e disattivazione funzionalità Windows

In questa lista bisogna cercare la voce Internet Explorer 10, quindi mettere la spunta al fianco della voce e confermare l’operazione premendo OK, a questo punto una finestra di avanzamento informa che l’attivazione del programma è in corso: non resta che aspettare qualche minuto.


Completata l’attivazione, il sistemista ricreò le icone nelle varie barre operando sull’eseguibile del browser attraverso il tasto destro del mouse.
Un altro mistero risolto.

martedì 11 giugno 2013

OS X “Mavericks” avrà 200 nuove funzioni - macitynet.it

OS X “Mavericks” avrà 200 nuove funzioni - macitynet.it:

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Rilasciata  l’anteprima per sviluppatori di OS X 10.9 “Mavericks”. oltre 200 nuove funzionalità. Nuove app Mappe e iBooks, Tag e Tab nel Finder, supporto ottimizzato per display multipli, potenziamenti a livello di prestazioni e risparmio energetico, nuova versione di Safari.
Apple ha presentato oggi un’anteprima per gli sviluppatori Mavericks, decima release del sistema operativo OS X. Con oltre 200 novità, il nuovo sistema porta Mappe e iBooks sul Mac, introduce Tag e Tab nel Finder, integra ottimizzazioni a supporto di utenti professionali con display multipli, offre nuove tecnologie per efficienza energetica e prestazioni migliorate e include una nuova versione di Safari. L’anteprima di OS X Mavericks è disponibile per i membri del Mac Developer Program a partire da oggi. Gli utenti Mac potranno scaricare Mavericks dal Mac App Store in autunno.
“OS X continua a essere il sistema operativo più innovativo e intuitivo al mondo,” ha dichiarato Craig Federighi, Senior Vice President di Software Engineering di Apple. “OS X Mavericks è la migliore versione che abbiamo mai realizzato, e include le Mappe che portanole  tecnologie di mappatura dalla piattaforma iOS al Mac, inclusa la grafica vettoriale, viste 3D e funzione Flyover interattiva.
Con Mappe, gli utenti potranno pianificare un viaggio sul Mac e poi inviarlo all’iPhone per avere in viaggio il navigatore vocale. L’integrazione dell’app Mappe in tutto Mavericks consente all’utente di visualizzare le mappe in Mail, Contatti e Calendario, mentre gli sviluppatori possono integrare funzioni di localizzazione nelle proprie app grazie alle API Map Kit. Con iBooks è possibile accedere alla propria libreria iBooks, oltre che ai milioni di titoli disponibili sull’iBooks Store, dai libri scolastici ai classici fino ai best-seller più recenti. iBooks funziona su tutti i dispositivi dell’utente, che può così leggere un libro sul proprio Mac, prendere appunti o sottolineare, e poi riprendere la lettura sull’iPad esattamente da dove l’aveva interrotta.















OS X Mavericks introduce nuove funzioni. I Tag, ad esempio, sono un nuovo modo di organizzare e trovare facilmente i file su proprio Mac e su iCloud. Si può taggare qualsiasi file nel Finder, in iCloud o quando si salva un nuovo documento. I Tag appaiono nella barra laterale del Finder permettendo di visualizzare i file per progetto o categoria. I pannelli del Finder riducono il disordine sulla Scrivania riunendo finestre multiple in un’unica finestra con più tab. Si può personalizzare la vista per ogni pannello, spostare i file da un tab all’altro e lanciare il Finder con più pannelli aperti a schermo intero.  Mavericks rende più semplice l’utilizzo di più monitor contemporaneamente. La barra dei menu e il Dock appaiono su tutti gli schermi, consentendo di avere finestre di app o a schermo intero su qualsiasi monitor si scelga, senza bisogno di configurazione. Con il nuovo sistema operstivo è inoltre possibile usare un televisore HD come secondo display, con Apple TV e AirPlay.
Nuove tecnologie migliorano l’efficienza energetica e la reattività del Mac. Timer Coalescingraggruppa in modo “intelligente” le operazioni di basso livello, così la CPU passa più tempo in modalità a basso consumo e risparmia energia senza intaccare le prestazioni o la reattività del sistema. App Nap riduce i consumi delle app mentre non sono in uso. La tecnologia Compressed Memory mantiene il Mac veloce e reattivo: quando la memoria del sistema inizia a riempirsi troppo, questa comprime in automatico i dati inattivi; quando gli elementi servono di nuovo, Mavericks li decomprime all’istante.
La nuova versione di Safari offre prestazioni migliorate e funzioni innovative; a detta di Apple surclassa gli altri browser in termini di efficienza energetica, efficienza della memoria e prestazioni di JavaScript. La nuova architettura di elaborazione per tab rende il browser più reattivo, stabile e sicuro. Safari introduce poi innovazioni come Link Condivisi, con cui è più scoprire, leggere e condividere notizie interessanti da Twitter e LinkedIn, tutto in un unico posto.
Altre caratteristiche di rilievo, sono:
  • Portachiavi iCloud, che memorizza in totale sicurezza le informazioni di accesso ai siti web, i numeri delle carte di credito e le password delle reti Wi-Fi, e li invia a tutti i dispositivi dell’utente, evitandogli così la fatica di ricordarli tutti a memoria. Le informazioni sono sempre protette tramite la codifica AES-256 quando sono archiviate sul Mac e inviate ai dispositivi;
  • Un Calendario aggiornato, con l’integrazione di Mappe, scorrimento continuo per esaminare velocemente intere settimane o mesi, e un nuovo Inspector per semplificare la creazione e la modifica degli eventi;
  • Notifiche interattive, che permettono di rispondere a un messaggio, a una chiamata FaceTime o eliminare un’email senza uscire dall’app che si sta usando. I siti web possono ora usare le notifiche per tenere aggiornato l’utente sulle ultime novità, punteggi e altre informazioni. Le Notifiche ‘Mentre Eri Assente’ fanno in modo che l’utente sappia sempre cos’è successo anche quando il Mac era in standby.
  •  Xcode 5, con nuovi strumenti pensati per gli sviluppatori che permettono di misurare ogni aspetto delle prestazioni e dei consumi delle app, e per testarle.

mercoledì 5 giugno 2013

AndroidPIT: il network più completo di risorse, recensioni e app testate sul mondo Android | Levysoft

AndroidPIT: il network più completo di risorse, recensioni e app testate sul mondo Android | Levysoft:

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AndroidPIT è un portale che si occupa di tutto ciò che riguarda il mondo Android, dal software all’hardware. Oltre ad approfondimenti e recensioni sugli ultimi smartphone in commercio e alle immancabili breaking news sul mondo mobile, a differenza di tanti altri siti del stesso settore, offre anche un interessante App Center che, non deve essere visto come un diretto concorrente a Google Play, bensì come una alternativa per tutti coloro che cercano di dipanarsi nel mondo a volte un po’ caotico delle app del robottino verde, grazie alle sezioni App Raccomandate e App Testate dallo Staff. Un indubbio vantaggio è quello di poter pagare le app anche con Paypal, cosa che al momento su Google Play non è ancora disponibile.
androidpit_appcenter
Un occhio di riguardo è inoltre posto per gli sviluppatori indipendenti che possono promuovere le proprie app sfruttando la vetrina internazionale offerta da AndroidPIT. Perché, infatti, AndroidPIT è un vero e proprio network (con una delle community Android più grandi d’Europa con più di due milioni di utenti) aggiornato quotidianamente in 8 lingue da una redazione composta da circa 20 persone.
androidpit_home
Per chi è amante del motto “C’è un’app per tutto.“, ebbene anche AndroidPIT dispone di un versione mobile direttamente scaricabile da Google Play a questo indirizzo.
androidpit_app
Molto ricco il forumsuddiviso per argomenti generici e per dispositivi specifici (Asus, Google Nexus, HTC, Huawei, LG, Motorola, Samsung e Sony Ericsson). Per cui se siete ancora indecisi se acquistare il prossimo Samsung Galaxy S4 o l’innovativo HTC One, forse questa community può fare al caso vostro nell’indirizzarvi in maniera adeguata al miglior acquisto (tra l’altro qui trovate una interessante videorecensione a riguardo).
Non poteva mancare l’interessante (anche se ancora giovane) canale video su YouTube ricco di professionali videoconfronti tra i device più in voga.
In definitiva posso posso definire AndroidPIT una piacevole scoperta nel panorama italiano del mondo Android, utile sia per chi è alle prime armi ed è in cerca di una community su cui riversare tutti i propri dubbi, sia per i power user più incalliti, grazie alla presenza di ottime recensioni tecniche e di un App Center dove è possibile trovare tutti i tipi di applicazione.

La rimozione sicura dell’hardware

Leggende metropolitane: la rimozione sicura dell’hardware:

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ATTENZIONE: tutti i discorsi che seguono valgono se non stiamo scrivendo dati sulla pendrive!!!! Se estraiamo la pendrive usb senza rimozione sicura durante la scrittura, la perdita di dati è molto probabile! Usando la rimozione sicura, infatti, l’estrazione verrebbe proibita! Quindi, se state lavorando, ad esempio, su un file di Word aperto dalla chiavetta, chiudete tutto prima di estrarla!
La breve guida che segue è valida per i più recenti sistemi operativi Microsoft: Windows 7, Vista, XP.
Come ben sapete, l’icona di Rimozione sicura dell’hardware in Windows 7 si trova nel System Tray:
Facendo click sinistro sull’icona, vedremo quali sono i dispositivi rimovibili connessi, in questo caso una comunissima pendrive usb.
Ora andiamo a vedere dove possiamo leggere l’opzione che ci autorizza a espellere il disco rimovibile senza disattivarlo dalla sopracitata Rimozione sicura dell’hardware. Andiamo nel Menù Start, facciamo click destro alla voce Risorse del Computer e selezioniamo dal menù di contesto la voce Gestione:
Nella finestra che si aprirà selezioniamo la voce Gestione Dispositivi dal menù di sinistra
A questo punto vedrete comparire nella parte centrale della finestra l’elenco completo dei dispositivi hardware presenti.
Scorrendo l’elenco troverete la voce Unità Disco, espandetela, in questo modo dovreste vedere almeno due dispositivi: uno sarà il vostro disco fisso, l’altro sarà di certo il vostro disco removibile usb, in questo caso è il “Pretec 04 GB USB Device”.
Facendo doppio click sul dispositivo usb, si aprirà una ulteriore finestra a più schede che mostra le Proprietà del dispositivo stesso.
Se scegliete la scheda Criteri, finalmente vi verrà svelato l’arcano!
Sembra abbastanza chiaro!
Quindi, riassumendo, la stragrande maggioranza delle pendrive utilizza questa Impostazione Predefinita che permette di rimuovere la periferiche senza usare la Rimozione sicura dell’hardware!
Ma cosa comporta questo? Per usufruire di questa comodità dovremmo rinunciare ad un po’ di performance nelle operazioni di lettura/scrittura. Nel caso in cui invece desiderassimo prestazioni massime, potremmo modificare l’impostazione, ma dovremmo ricordarci di utilizzare la Rimozione sicura dell’hardware ogni volta che si vuol disconnettere il dispositivo per non incorrere in eventuali problemi! Siete avvisati!
Nella mia esperienza, di pendrive che utilizzano le impostazioni non predefinite me ne sono capitate veramente poche, comunque, se volete togliervi ogni dubbio, fate la verifica che vi ho illustrato, e nel caso utilizzi le impostazioni predefinite, state tranquilli che potrete rimuoverla senza dover disattivare nulla via software!
Spero di avervi illuminato!

Windows 8.1 (Blue): arrivano il tasto Start e l'avvio in desktop mode!

Windows 8.1 (Blue): arrivano il tasto Start e l'avvio in desktop mode!:

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Paul Thurrott è uno dei leakers più conosciuti nell’ecosistema Microsoft, in particolar modo per le rivelazioni anticipate - praticamente rivelatesi sempre veritiere – riguardanti i sistemi operativi Microsoft: l’ultima build di Windows 8.1 Blue di cui siamo a conoscenza è la 9385 ma, a quanto sembra, è arrivato qualcosa di più recente nelle mani del celebre leaker.
Si, perchè a quanto sembra l’ultima build di Windows 8.1 Blue - che non conosciamo ancora con esattezza – mette nero su bianco uno dei rumors più quotati e che più avevano rincuorato gli utenti: la ricomparsa del fatidico tasto “Start”.
Come potrete vedere dall’immagine qui in basso il tanto agognato bottoncino è ritornato sulla superbar di Windows 8(.1), è attivato di default e – stando a quanto riportato da Thurrott – in questa “Milestone Preview” non c’è (ancora) modo di disattivarlo. Se cliccato il tasto “Start” avrà sfondo nero.
windows 8.1 start button
Stando a quanto riportato da MaryJo Foley di ZDNet, purtroppo, il tasto “Start” non servirebbe a richiamare un potenziale “menu Start” ma ad avviare la Start Screen. Non sappiamo ancora se ciò è destinato a cambiare.
Parlando di Start Screen, questa nuova Milestone Preview di Windows 8.1 introduce una miglioria grafica che farà gola a tutti gli esteti: la schermata sarà in grado di utilizzare lo stesso sfondo del desktop, come conferma l’immagine qui in basso. Questa funzionalità andrà attivata nelle impostazioni, in quanto non sarà abilitata di default.
desktop-wallpaper-start-screen
Terza ed ultima (ma solo in ordine di elenco) grossa novità riguarda la modalità desktop: si, a partire dalla preview di cui Thurrott è in possesso Windows 8.1 sarà in grado di avviarsi direttamente in modalità desktop. Neppure a dirlo, anche questa feature è disabilitata di default ed andrà attivata in un secondo momento.
Le preghiere di tantissimi utenti Windows 8 stanno pian piano materializzandosi: ricordando che Windows 8.1 sarà un aggiornamento completamente gratuito, riusciranno questi piccoli dettagli ad infondere ulteriormente fiducia tra gli utenti?
Jessica Lambiase

Velocità della connessione

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